Donne bresciane super a Bressanone: oro 4×100 Atl. Brescia
Benvenuti all’edizione n. 90 degli Italiani Assoluti Femminili, quest’anno a Bressanone, come nel “lontano” 2012. Nell’anno Pre Olimpico abbiamo visto numerose buone prestazioni, da parte di un piccolo gruppo di azzurri in gara. Su tutti il 2.33 di Stefano Sottile che infiamma lo stadio, con una portentosa prestazione di livello mondiale, andando a pareggiare in sostanza Akimenko e Ivanyuk. Dalla nostra terra arriva la medaglia d’oro dell’Atletica Brescia 1950 Ispa Group nella 4×100 con un quartetto di tutto rispetto come, Chiara Melon, Gaia Pedreschi, Alessia Niotta e Johanelis Herrera Abreu, che con 45.63 superano di un soffio proprio sul traguardo la compagine delle Fiamme Oro.
Brutto sbaglio per Chiara che non riesce a uscire dai blocchi sui 100 metri causa squalifica, e non trova la rivalsa sulla gara di Gavle, ma che sui 200 sa esprimersi alla grande nonostante un parterre di atlete di tutto rispetto. Sulla doppia distanza in batteria già si esprime al meglio delle sue possibilità con il nuovo personale di 24.11, subendo soltanto la rimonta dell’atleta della Pro Sesto, Bonicalza. Mentre in finale, baciata dalla favorevolissima quinta corsia trova il nuovo personale sotto il muro dei ventiquattro secondi con un eccellente 23.85, chiudendo poi al quinto posto. Sempre sui 200, troviamo la più esperta Alessia Pavese, il Top delle duecentiste bresciane degli ultimi anni, che palesa una ripresa colossale da Rieti, ottenendo appunto 23.87 in batteria, lasciandosi alle spalle le non ottime uscite svedesi. In finale si destreggia eccezionalmente con un buonissimo 23.77 che le regala la medaglia di bronzo. Non entusiasmante la gara di Alessia Niotta che non raggiunge la finale, per una manciata di decimi, chiudendo in 24.68.
Sulla distanza regina, troviamo la campionessa in carica, Johanelis Herrera Abreu, che quest’anno trova sulla sua strada una Dosso in grande spolvero che la obbliga a sedersi sul secondo gradino del trono con un sempre eccellente 11.55, ma che non basta a scalfire l’11.47 della giovane atleta reggiana. Per questo 2019 arriva appunto il secondo miglior risultato e terzo in carriera, che la proietta di diritto come titolare nella staffetta 4×100 azzurra che si presenterà a Doha con speranze, forse di finale. In gara sempre sui 100 metri troviamo Giulia Guglielmi, che dovrà accontentarsi di un 12.27, lei che a Mondovì ha trovato il primo sub12 degli ultimi due anni, 11.96. Sempre Atletica Brescia, sul giro della morte, Silvia Meletto chiude la fatica in 56.03, quest’anno scesa sino a 55.02.
Invece sui 400 è tornata la siciliana Alice Mangione, con un risultato che non vedeva dal 2015, ai tempi degli assoluti di Torino. In batteria trova subito il nuovo Record Personale, grazie al 53.45 che le permette di chiudere al secondo posto, dietro alla favoritissima Chigbolu, guadagnandosi il quarto posto nella graduatorie All Time bresciane.
In finale conclude la magia ottenendo ancora un tempo favoloso di 53.58, che le consegnerà la tanto ricercata medaglia assoluta, che dopo le fatiche delle scorse stagioni arriva come un arcobaleno dopo un burrascoso temporale. Sfiora il podio Federica Zanne ora Esercito, sui 5000 metri con un normale per lei 16:21.17, che le permetterà di giungere quarta all’arrivo, a pochi secondi dalla terza. Ottavo posto per Chiara Spagnoli, che chiude in 16:55.36, migliorando lo stagionale di circa venti secondi. Tempo non eccezionale per Vanessa Campana sui 3000 siepi con 11:18.15. Torna sulla strada degli Italiani Assoluti, Nicole Colombi con la 10km di Marcia nella cittadina bolzanese. La miglior marciatrice bresciana per distanza, ottiene un preziosissimo secondo posto dietro “all’invincibile” Eleonora Giorgia, riuscendo a stare lo stesso a pochi secondi dalla vincitrice in 45 minuti e 43 secondi. Sesto posto per Martina Ansaldi, l’altra giovane speranza della marcia bresciana, in 49:44. Brutta gara per Nicole Arduini che nel salto in alto non riesce a scavalcare l’asticella a 1.65, lasciando la gara a 1.60. Lotta con tutte le sue forze “l’italo-americana” Helen Falda, che si ferma a 4.00 nel salto con l’asta, aggrappandosi ad un buon quinto posto finale. Entra in finale Federica Giovanardi nel salto in lungo con 5.73, ma non riesce a lottare con le ultime otto, saltando 5.66, chiudendo al dodicesimo posto. Torna sul podio Natalina Capoferri nel lancio del disco con un probante, 49.34 che le consegna la medaglia di bronzo. Curiosamente migliora di un centimetro il lancio delle qualifiche. Decimo posto nel martello per Agata Gremi con 52.10, non permettendole di effettuare gli ultimi tre lanci di finale per 51 centimetri. Giulia Rossetti si dovrà fermare alle qualificazioni con 48.64. Grande prestazione per Silvia Taini (Atletica Brixia) sui 100 ostacoli che nell’anno della consacrazione a livello nazionale, riesce a classificarsi al quinto posto con un buonissimo tempo di 13.56, molto vicino al personale. Reduce degli Europei di Gavle, troviamo al sesto posto Linda Guizzetti (Atletica Monza), anche lei vicinissima al personale di Savona. In gara con loro anche Alessandra Feudatari (Atletica Brescia) con 14.92. Ormai abituata a ritrovarsi in Finale Assoluta Sophia Favalli (Quercia Trentingrana) sugli 800 metri, trova un sesto posto di grandissimo spessore con un 2:09.06. Gara sicuramente più in salita per la compagna di squadra Elisa Ducoli sui 1500, che dovrà “accontentarsi” di un già ottimo 4:39.56. Accarezza la finale da Junior, Margherita Regonaschi della Virtus Castenedolo con 51.52 (sarebbe bastato 41.63).
Dominique Rovetta per Fidal Brescia