MAURIZIO AFFO’ E’ NEO CONSIGLIERE NAZIONALE FIDAL!

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Feeling, amicizia, condivisione: queste le prime sensazioni che il neoeletto consigliere nazionale Maurizio Affò ha provato durante la campagna elettorale, che ha visto lui e altre figure di spicco dell’atletica italiana coinvolte nell’ambizioso progetto di Stefano Mei.

Maurizio Affò, presidente dell’Atletica Rodengo Saiano Mico e da lunghissimo tempo personaggio di riferimento nell’ambito dell’atletica leggera bresciana, o meglio, italiana, ha scelto di intraprendere questo esclusivo percorso in Federazione, offrendo le sue competenze al servizio di tutto il mondo dell’atletica.

A pochi giorni dalla sua elezione, Maurizio si racconta in una chiacchierata insieme a FIDAL Brescia, per ripercorrere quello che è stato il percorso verso la candidatura e l’elezione.

Dopo 40 anni, il Consiglio Federale Nazionale accoglie un rappresentante bresciano. Com’è nata la tua candidatura?

Sandro Calvesi è stato l’ultimo consigliere bresciano al nazionale e sono passati ben quarant’anni. La mia candidatura è nata in tempi recenti, precisamente durante gli Europei di giugno. Ero in trasferta insieme alla squadra in qualità di spettatori di un grande evento internazionale, e in un incontro con Stefano Mei mi viene chiesta proprio da lui una mia possibile partecipazione al nuovo consiglio federale. Inizialmente pensavo si trattasse di uno scherzo goliardico, perché mai avrei pensato che mi si potesse presentare una richiesta di tale portata, considerando che non ho mai ricoperto incarichi di questo tipo in federazione. Stefano, però, ha sottolineato quanto la mia esperienza in qualità di allenatore e di dirigente di una società che spazia dal settore giovanile ad atleti di livello internazionale, potesse essere determinante nel portare ancora più concretezza nel programma quadriennale che desidera proporre insieme al suo team.

Ho sempre stimato Stefano per la sua semplicità nel proporsi e nel dialogare con tutti, indistintamente. E questa sua umiltà nonostante sia il presidente nazionale, mi ha spinto a mettermi in gioco.

Un risultato in cui tutti noi abbiamo sperato tanto: qual è stato il tuo pensiero al momento della proclamazione?

L’incontenibile gioia provata in quel momento sarà difficile da dimenticare. Ho preso subito consapevolezza dell’importante incarico di essere entrato a far parte della dirigenza federale, un’occasione unica per poter esprimere il mio pensiero su come si vedono le cose dal campo.

In settimana ha avuto il tuo primo consiglio federale: sai già quale sarà il tuo incarico di riferimento in consiglio?

Abbiamo avuto il primo consiglio federale e ci siamo messi al lavoro per organizzare al meglio l’attività del prossimo quadriennio. Stiamo ancora definendo ruoli ed incarichi, avremo sicuramente occasione di parlarne a breve.

Nel suo intervento per presentare il programma dei prossimi quattro anni, Mei aveva toccato diversi temi, tra cui l’obiettivo dei 400mila tesserati, l’incremento della quota di autofinanziamento attraverso l’ingresso di nuovi sponsor, il sostegno al territorio e ai giovani, la formazione dei tecnici, la ristrutturazione della Runcard, la crescita dei meeting italiani sul modello del Golden Gala. Quali sono gli obiettivi a cui tieni maggiormente?

Ho sempre avuto a cuore l’attività giovanile, pilastro fondamentale per la formazione completa di un atleta di qualsiasi livello. E ritengo che questo compito debba essere affidato a figure estremamente competenti. Per cui sicuramente l’attività giovanile e la formazione saranno aspetti su cui presterò una maggiore attenzione. Inoltre, sosterrò la ristrutturazione della runcard e tutti gli altri punti del programma che condivido totalmente.

Come consideri l’importante sostegno delle società bresciane in questa nuova sfida?

Sono molte le società del nostro territorio che hanno creduto in me e per questo le ringrazio. La mia speranza, però, è quella di poter collaborare in maniera costruttiva con tutte le realtà, indipendentemente dalla loro intenzione al momento del voto.

Che cosa ti piacerebbe portare in FIDAL nazionale, facendo riferimento alle tue esperienze?

Il motivo principale per cui Stefano Mei si è rivolto a me è proprio per la mia esperienza sul territorio, in qualità di allenatore e di dirigente. E partendo da questi punti desidero portare la concretezza necessaria affinché le esigenze del territorio italiano trovino una risposta adeguata.

Che cosa rispondi a chi muove critiche per il tuo salto nel buio, non avendo fatto la gavetta nei comitati locali?

In tutta sincerità, io non vedo del buio. Certo, finora non ho rivestito ruoli in ambito federale, ma vivo nel mondo dell’atletica da circa cinquant’anni, vestendo diversi ruoli: sono stato dapprima atleta, poi allenatore e successivamente dirigente. Inoltre, l’atletica in cui credo non si ferma all’ambito puramente societario. Da anni è attiva la collaborazione con alcune scuole del territorio, in cui periodicamente proponiamo attività di avviamento all’atletica leggera in orario curricolare in collaborazione con i docenti di educazione fisica.

I voti che hai preso sicuramente vanno oltre il solo bacino bresciano. A livello nazionale avrai avuto il sostegno delle altre regioni. Questo risultato rappresenta per te un successo oppure le previsioni erano differenti?

La mia elezione è il risultato di un perfetto lavoro di squadra: proprio come succede in campo, ho partecipato a una gara e ho vinto sportivamente. E questa vittoria rappresenta per me un successo speciale.

In seguito a questo risultato ritieni che le tue future scelte possano essere influenzate dalla tua brescianità?

Personalmente credo nel grande valore dell’imparzialità per poter permettere a tutti coloro che si mettono in gioco di poter esprimere il proprio potenziale. Bisogna comunque dire che il territorio di Brescia sta crescendo esponenzialmente sul piano dell’atletica internazionale, aspetto per cui sono molto fiero. Il mio essere bresciano mi rende orgoglioso piuttosto che influenzabile sulle future scelte che interessano il mio territorio d’origine.

Concludiamo con una dedica: a chi dedichi questo risultato? 

Dedico questo risultato a tutta l’Atletica, con la promessa di ripagarla per questa grande opportunità che mi ha offerto.

Ufficio stampa FIDAL Brescia

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