La FIDAL a distanza di pochi giorni dalla pubblicazione del Comunicato dell’8 marzo 2021, alla luce dell’ulteriore provvedimento adottato il 12 marzo 2021 dal Consiglio dei Ministri (Decreto-Legge Draghi), provvedimento che sarà in vigore dal 15 marzo al 6 aprile 2021, ritiene utile pubblicare un nuovo aggiornamento, per evidenziare quali siano le più importanti novità introdotte, non solo in materia di sport, da questo DL.
ZONA ROSSA
SPORT
In Zona Rossa rispetto al comunicato dell’8 marzo 2021 nulla cambia in materia di allenamenti e partecipazione degli atleti agli eventi di PREMINENTE interesse nazionale; sono sospesi gli allenamenti svolti nei centri sportivi e nei circoli all’aperto pubblici e privati, ovviamente non per gli atleti di cui sopra;
La pratica della disciplina per quanti iscritti ai Corsi e alle Scuole di Atletica Leggera, allo stato attuale è da intendersi sospesa;
La pratica dell’attività sportiva sarà consentita solo all’aperto in forma individuale e nei pressi della propria abitazione;
Chiuse palestre, piscine e sospese le attività presso i centri e i circoli sportivi pubblici e privati.
SPOSTAMENTI
Non sono consentiti all’interno dei propri Comuni di residenza e in quelli limitrofi, se non per motivi di lavoro, necessità o salute e sempre con autocertificazione;
Non sono consentite visite a parenti e/o amici;
Non è possibile raggiungere le seconde case anche se di proprietà.
BAR, RISTORANTI E ALTRE ATTIVITA’ COMMERCIALI
Vietate le attività di ristorazione, consentito il solo asporto e la consegna a domicilio;
chiusi tutti i negozi ad eccezione di quelli che vendono beni di prima necessità (alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai e giornalai);
chiusi barbieri, parrucchieri e centri estetici.
SCUOLA
Autorizzata la sola Didattica a Distanza (DAD) al 100%
Si segnala come dal 15 marzo al 6 aprile 2021 i Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome potranno adottare ulteriori specifiche restrizioni o istituire Zone Rosse e/o Lockdown laddove l’incidenza settimanale sarà superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti o nelle aree dove le varianti di SARS – COV2 potranno determinare alto rischio di diffusività o essere indice di malattia grave.

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