Apoteosi bresciana con 4 ori, 3 argenti e 1 bronzo a Cles: Adu, Soltan, Favalli e Ducoli i favolosi 4
E’ trionfo lombardo a Cles nella spedizione “Criterium Cadetti” arrivata all’edizione numero due nella cittadina trentina. Lombardia che come abbiamo detto si aggiudica l’oro dopo il secondo posto rimediato a Sulmona lo scorso anno, questa volta si fa largo tra le rappresentative con otto medaglie d’oro, tra cui ben 4 bresciane. Non poteva che essere così, per la Free Zone che nel mezzofondo ha saldato 3 medaglie, grazie a due ori nei 1000 e nei 2000 femminili e un secondo posto sui 1000 maschili. I “big three” sono Sophia Favalli che corre la gara più veloce in 2.56.15, annichilendo la compagna di squadra Marsigliani con tre secondi di anticipo sul cronometro. Medaglia d’argento per Filippo Squassina sulla stessa distanza, che risale la china degli accrediti da sesto a secondo con 2.43.71 a poco dal primo, aggiudicandosi la bagarre con il favorito Haida, che chiuderà terzo. Chiude la sfilata medaglie Elisa Ducoli con i suoi 2000 metri che percorre in un ottimo di tempo 6.30.39 suo secondo di sempre davanti alla ragazza italo francesce Zarbo con margine (6.35.45), dopo il titolo regionale a Chiari si porta al collo la prima medaglia tricolore. Nei magnifici quattro troviamo anche “l’outsider” così rinominato, Ion Soltan dell’atletica Concesio nel salto in lungo che dopo aver visto il grande favorito costretto al ritiro coglie la palla al balzo e al quinto tentativo riscuote dalla buca il personale di 6.79 mettendosi al collo anche per lui un titolo sudato fino alla fine. Strappa il personale e un tempo da Miglior prestazione Italiana di poco mancata Joan Adu della Virtus Castenedolo che si è presentata al via con il grande tempo di 11.75 negli 80 ostacoli, che già la poneva come atleta più in forma. Dopo una batteria vinta agevolmente in 11.80, stupisce la tribuna con un roboante 11.54, a qualcosa come 9 centesimi dalla MPI di Desola Oki. Ovviamente, sconfitta la concorrenza di Guarriello fermatasi a 11.89. Troviamo al bronzo un’altra bresciana Elena Carraro dell’Audaces Nave che è stata capace nell’occasione più importante di strappare il primo “pass” Sub12 della giovane carriera con 11.95 (dopo la batteria chiusa in 12.22). Migliora di 2 centimentri preziosissimi il ragazzo del Chiari Samuel Shahaj nel santo in alto, dopo aver condotto una serie di gara eccellente superando le misure prefissate sempre al primo tentativo, fino al Record di 1.86 per poi uscire all’altezza successiva, quello che basta per vincere l’argento, dietro solo ad un imprendibile Egbo. Si concludono le sei fatiche anche per Stefano Cordella (Nave) con 4169 punti e medaglia d’argento con il personale abbattuto di 165 punti, durante le prove ha dovuto prodigarsi nei 100 Hs in 14.75, 1.80 nell’alto, 36.29 nel giavellotto, 5.95 di lungo, 33.89 con il disco e 3.08.65 nei 1000 metri lasciandosi i compagni lombardi alle spalle di 200 punti e preceduto solo da un eccellente MPI di Sion. Continua a macinare personali Nicola Cavalli sugli 80, atleta rezzatese che in batteria fa segnare subito il PB 9.30, non trova purtroppo il tempo iniziale in finale dove arriverà comunque settimo con 9.42. Insieme a Soltan, compongono con Tosti e Izzo la 4×100 dove chiuderanno sesti con 44.69. Arrivano ottave tre giovani promesse appartenenti a società diverse, Fatoumata Kabo Carpenedolo, la quale conduce batteria e finale in grande spolvero chiudendo a 42.91 sui 300 metri (42.11 in qualifica). Matteo Anselmini, Virtus Castenedolo nel salto triplo lima il personale di un centimetro riuscendo così ad aggiudicarsi la finale a 8 con 13.08 e infine Theorema Forson dell’atletica Rezzato nel lancio del disco con 28.13 avvicinando il PB, ma migliorando l’accredito iniziale che la vedeva al dodicesimo posto.
Dominique Rovetta per Fidal Brescia