Romano e Gosio sono Vicecampioni d’Italia Allievi; Atl. Brescia 1950 Ispa Group atlete con i chiodi a spillo

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Irene Romano

Bellissimi Campionati Italiani Allievi ad Ancona, occasione più che interessante per iniziare il cammino che porterà alcuni atleti del Belpaese a rappresentare la nazione alle gare internazionali targate “EYOF 2019” a Baku, nell’Azerbaijan. Per questa occasione abbiamo voluto intraprendere un racconto anacronistico del weekend appena passato, immaginando di svolgere un’intervista a chi ha vissuto quei momenti da vicino.
Ci racconti della medaglia che più l’ha colpita
“Nel 2014, la Virtus Castenedolo portò al bronzo un’allieva al secondo anno con 1.66 nel salto in alto ad Ancona. Cinque anni più tardi, sulla stessa pedana, con la stessa maglia e lo stesso allenatore, sale su un gradino migliore, Irene Romano con 1.67, diventando vicecampionessa italiana indoor, fantastiche le coincidenze.”

Come racconterebbe la favola più bella di questi Campionati Italiani Allievi Indoor 2019
“C’era una volta la Val Camonica; questa terra diede i natali ad un grande ostacolista, il suo nome era Paolo Gosio, che ad Ancona il 10 Febbraio 2019, con molta umiltà e determinazione, lottò contro un Golia, che non voleva perdere. Sugli ostacoli, il piccolo grande allievo camuno, corse la distanza di 60 metri in 7.99, crescendo sempre di più, in ogni turno di gara, quale gioia migliore per un Under18 al primo anno di categoria.”

Tra i grandi nomi, chi è stato l’Achille di Ancona?
“C’è stata Alessia Seramondi.  Direttamente dall’Atletica Brescia 1950 Ispa Group, ha dimostrato di avere tutte le qualità per diventare una grande atleta. La struttura, il piede veloce, sapeva staccare, sapeva planare, sapeva come migliorarsi passo dopo passo. Riuscì a collezionare due quarti posti nel capoluogo marchigiano; nei 200 con 25.58 e nel lungo con 5.81, ma come l’eroe greco non ha partecipato all’atto finale, cioè le staffette 4 x 200, è stato un vero peccato, con il suo aiuto forse avrebbero anche potuto “tingersi” di un colore diverso.”

Phineas Fogg vinse una scommessa girando il mondo in 80 giorni: qual è stata l’impresa migliore del weekend?

“Che bello sarebbe stato vedere Alexandra Almici dell’Atletica Brescia 1950 Ispa Group, correre i 400 metri, sotto i 58 secondi?
E’ così che si comportò la giovane atleta di Castegnato in forze bianco blu, intorno all’ovale di Ancona con un nuovo Record Personale di 57.82, prendendosi un quinto posto, difficilmente pronosticabile, vincendo la scommessa, prima volta in finale agli italiani indoor.”

Chi ha difeso meglio i colori sociali, nella specialità tipica della sua squadra?
Giulia Bellini
, della Free Zone, onorò la propria maglia sui 1500 con 4:45.63, che le permise di giungere quinta al traguardo, dimostrando anche di essere la migliore in regione della gara, dopo un arrivo molto serrato. Tutto questo e altro, hanno reso quei campionati veramente emozionanti e con tanti giovincelli in cerca di risalto, e devo dire di essermi divertito molto.”

  • TOP 3
    Paolo Gosio, 60 hs – 7.99 Argento
    2. Irene Romano, Salto in Alto – 1.67 Argento
    3. Alessia Seramondi, Salto in Lungo – 5.81

 

Il futuro a Brescia è nelle mani di?
Il futuro è nelle mani dei tecnici, che si portano a casa numerose ottime prestazioni, e nei dirigenti che hanno il compito di aiutare questi giovani talenti a misurarsi in contesti sempre più “grandi”. La riprova è la staffetta Allieve dell’Atletica Brescia 1950 Ispa Group, questa volta con bresciane DOC, che hanno saputo lottare per il podio fino alla fine, nonostante fossero vedove della miglior staffettista. Il quartetto schiera Braghini, Almici, Mensi e Cottali, e nessuna di loro ha i 200 come gara regina, ma sono riuscite lo stesso a classificarsi quinte con 1:45.93.
Il materiale per una nuova era di atleti qui a Brescia, dopo l’esodo dei più “grandi” è appena cominciato e le nuove leve scalpitano, in attesa del loro momento di gloria. L’atletica ti mette di fronte a grandi difficoltà (sportivamente parlando), ma ti dà anche la possibilità di realizzare grandi sogni, basta aver ben chiara la proprio metà e se non si molla un giorno o l’altro la si potrà raggiungere.

Rovetta Dominique per Fidal Brescia

 

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