DIECIMIGLIA DEL GARDA, È DOMINIO KENIANO TOO FIRMA IL BIS, A GITONGA LA CORSA IN ROSA

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Si scrive Navazzo di Gargnano. Si legge Kenya. Strapotere africano. Questa la sentenza della Diecimiglia del Garda numero 49. Isaac Too bissa il successo sui 16 chilometri della corsa gardesana e mette in riga la concorrenza con una prestazione che lo conferma atleta di primo piano. Gli fa il paio la connazionale Purity Gitonga, con stessa casacca Run2gether, che rifila due minuti e mezzo alla seconda. Completano il quadro gli otto nomi d’Africa primi nella classifica maschile. Fanno controcanto le prime tre dell’ordine di arrivo, tutte di passaporto keniano.

È stata una autentica festa questa edizione della classica corsa nazionale in calendario Fidal che prelude quella del mezzo secolo. Progetti in grande per il Gs Montegargnano, capace di richiamare sulla collina dell’Alto Garda Bresciano firme di prima grandezza del running di casa e oltre. In una mattina di cielo in parte coperto, con tregua al caldo torrido degli ultimi giorni e temperatura rientrata nei ranghi, sono circa duecento i runners a presentarsi al classico appuntamento con la Diecemiglia.

Il clou in tarda mattinata con una trentina di atleti sparo dello starter nel campo sportivo accanto alla chiesa di S. Maria Assunta. Sono dieci i giri da affrontare di un anello nervoso quanto basta e avanza. In buona parte su fondo campestre sulla piana prospiciente il nucleo abitato, per il restante 40 per cento su asfalto. Pronti, via. A dettare il ritmo è lo spagnolo Xavier Tomasa Serrano che si porta dietro il gruppetto degli africani in attesa tattica. Per l’iberico la luce si spegne al terzo giro quando i keniani passano decisamente in testa. Il ritmo è sostenuto, sono sette a dettarlo. Nascosto e coperto il favorito della vigilia, Isaac Too. Appena dietro il compagno di scuderia con casacca Run2gether, Castor Mogeni e altri due keniani: Peter Wanyoike (Athletic Terni) e Celestin Ndikumana (Atletica Calvesi Aosta). Al quinto è Too ad effettuare l’allungo e lo strappo decisivo sul tratto più morbido. Il keniano, fresco vincitore del Giro di

Castelbuono, mette la marcia vincente e vola via facendo corsa di testa fino alla fine. Supremazia senza discussioni. Si presenta solo, a braccia alzate, al traguardo. Come lo scorso anno. Arrivo fotocopia, cronometro fermo a 50’20”. Mezzo minuto dopo l’arrivo di Mogeni (50’59”) che precede Wanyoke, terzo in 51’03. Primo degli italiani è Francesco Bona (Caivano Runners), nono in 54’57”. Da registrare la bella corsa di Moshin Foguani (Atletica Valchiese), undicesimo in 55’22” e di Nicola Bettini, bresciano della Gavardo ’90, 17° assoluto in 1.00’56”.

Sul versante in rosa della corsa non c’è stata storia. Identico copione. La scuderia Run2gether, che ha base operativa in Austria e cuore in Kenya dove finanzia progetti solidali, piazza il bottino pieno con la vittoria senza replica di Purity Gitonga, che chiude in 57’23”. Le si oppone nei primi giri Nancy Kerage (Atletica Calvesi Aosta), che deve arrendersi allo strapotere della battistrada, protagonista di sei giri in solitaria. Tre minuti e oltre il distacco (1.00’30” il suo tempo) all’arrivo. Un minuto tondo dopo, traguardo per Catherine Njihia (1.01’30”), portacolori Orecchiella Garfagnana, che chiude terza come il marito. Prima italiana Maria Righetti (Atletica Lecco), quarta in 1.01’30”. In ottava posizione Simona Angelini (Atletica Paratico, 1.09’56”).

Sulla piana di Navazzo è stata corsa vera pure per i Master. Per gli Sm Over 50 sui 3 giri dell’anello (4,8 km) vittoria assoluta per l’Atletica Paratico con tre atleti sul podio: Roberto Sopini (17’52”,1° M50), Roberto Aguzzi (18’01”) e Marco Premoli (18’02”, 1°M55). A seguire, l’inossidabile Claudio Amati (Valli Bergamasche Leffe), gardesano di Gardone Riviera, primo Master 60 in 19’17”. Ancora, primi posti per Guerino Ronchi (Atletica Lumezzane, M70 20’53”) e Daniele Zecchi (Atletica Lumezzane, M65, 21’19”). Tra le ragazze, vittoria per Monica Seraghiti (Brescia Marathon, F35) prima in 19’28” davanti a Silvia Casella (Gavardo ’90, prima F50, 20’05”) e Marina Lazzarini (Atl. Montichiari, prima F40, 20’29”). A seguire, Iole Ronchi (Atl. Paratico, prima F65, 23’29”); Raffaella Bolzoni (Gavardo ’90, prima F55, 24’09”); Amalia Minoia (Atl. Paratico, prima F60, 24’48”); Melania Botti (Gavardo ’90, prima F45, 24’48”).

Infine, ma non da ultimi, i Master maschili impegnati sulla distanza di 8 chilometri. Vincente lo sprint di Michele Bertoletti (Libertas Valsabbia, M35, 29’55”), davanti a Marco Zanini (Atl. Paratico, primo M40, 29’58”). Poi, Manuel Zanetti (Gavardo ’90, primo M45, 30’44”).

Cala così il sipario sulla Diecimiglia del Garda con l’arrivederci del Gs Montegargnano, organizzatore dell’Evento, al prossimo anno. Sarà un’altra corsa da ricordare, lunga 50 anni. Altre seguiranno. Ma questa sarà un’altra storia.

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