“A spasso con Marcell” potrebbe essere soprannominata l’inizio di stagione del desenzanese di El Paso in Texas; inizio che lo ha visto fare la voce grossa in tutta la penisola, mettendosi alle spalle un 2017 tribolato da infortuni e momenti difficili. Accantonato per un attimo il salto in lungo, il giovane atleta di Paolo Camossi stanziato a Gorizia ha voluto esordire vicino a casa sulla pista di Udine un pò a sorpresa, visto che non figurava nemmeno tra gli iscritti della gara. Nella sua prima uscita, in batteria mette tutti subito sull’attenti con un bellissimo 10.33 con -1.3, che tanto piace al mondo della velocità, un risultato buono con vento contrario. In finale Eolo si fa protagonista mettendoci lo zampino obbligando l’atleta ad arrendersi al -2.6 che lo costringerà a firmare un “tenero” 10.40. Non contento il lunghista, prestato alla velocità a tempo indeterminato, si presenta a Palmanova, con voglia di rivincita su quel vento così ostico così difficile da domare. Siamo riusciti a strappare all’allenatore una previsione di gara che lo vedeva sotto i 10.2, e anche se forse potesse sembrare, un azzardo, l’impressione dopo la prima gara era proprio quella. “Detto, fatto”. Marcell nella batteria secca di Palmanova, fa esplodere lo stadio con il Record Personale di 10.17 ufficioso, poi ritoccato a 10.15, abbattendo il vecchio Pb di otto centesimi. Anche se molto contento l’alfiere della Polizia non si è detto completamente soddisfatto, attendendo con ansia la successiva competizione, i Campionati di Società del weekend successivo. Quando parlammo con Paolo Camossi fummo sorpresi del tempo preciso che ci disse, che sarebbe dovuto aleggiare tra i 10.12 e 10.15 entro metà maggio da questa forza della natura, e forse non aveva poi visto così male. Ovviamente non siamo riusciti a strappare altro in quanto il coach non ha voluto esporsi ad altre previsioni. Quindi tutto nelle mani del fato e di Marcell, a Campi Bisenzio sulla velocissima pista dell’hinterland fiorentino, che già lo aveva visto protagonista anni fa. La sfortuna di inizio stagione scompare e il vento questa volta è estremamente benigno quasi al limite della benevolenza perché spira a +1.9 a favore nel rettilineo sotto le tribune e il classe ’94 Jacobs, segna un’altra favolosa impresa entrando definitivamente nella storia della velocità italiana con un fantasmagorico 10.12 che lo issa tra i grandi della specialità. Ora nel suo mirino, potrebbe esserci Riparelli che in Svizzera sulla pista molto veloce di La Chaux De Fonds è stato capace di scendere fino a 10.11. Con il tempo toscano Marcell si ritrova ad essere il quinto uomo più veloce d’Italia, superando un asso della distanza come Fabio Cerutti (anche lui ancora in attività) di un centesimo. A spasso con il giovane bresciano, troviamo anche Filippo Tortu, il velocista di Giussano, arrivato quasi ai 20 anni, il prossimo 15 giugno. Tra i due vi saranno probabilmente due confronti diretti a Savona il 23 maggio e al Golden Gala di Roma, otto giorni dopo, nel meeting in onore del velocista di Città del Messico, Pietro Mennea. Come Morgan Freeman nel film “A spasso con Daisy”, dimostra di essere polivalente in tutto ciò che fa, prestando aiuto a una non più giovane Jessica Tandy, anche Marcell dimostra di essere non solo un ottimo lunghista, ma anche di potersi prodigare eccellentemente anche in altre specialità quali 100 e 200, come faceva “quell’uomo là”, seppur con tempi completamente diversi. Dopo aver ottenuto 41.08 in staffetta con un altro asso bresciano della velocità Levi Mandji, il giorno dopo è atteso anche sui 200 metri. Il tempo non si fa attendere, ed arriva il primo sub21 di carriera con un grandissimo 20.61 che tiene vicino anche il più esperto Manenti. Curiosamente il suo vecchio personale (21.08)era stato corso proprio sulla stessa pista durante la prima fase dei Cds tre anni fa. In questo primo anno D.B (Dopo Bolt) la classifica mondiale lo vede al venticinquesimo posto e al sesto in Europa, dietro soltanto a un drappello di inglesi. A questo punto ci sarà soltanto da aspettare che arrivi il caldo e temperature più stabili, e magari ad agosto avere due atleti che lottano per un posto in finale, sarebbe un sogno che diventa realtà.

Dominique Rovetta per Fidal Brescia

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